ALLA
PRESENZA DEL SIGNORE CHE TI VEDE E ASCOLTA
Le
parole e la preghiera siano fatte in modo da racchiudere in sé silenzio e
timore. Pensiamo di trovarci al cospetto di Dio. Occorre essere graditi agli
occhi divini sia con la posizione del corpo, sia con il tono della voce
(San Cipriano).
L’abito
che indossi deve essere consono alla Maestà del Signore, non balneare.
L’uomo si scoprirà il capo ad indicare la riverenza verso Dio. La donna che
indossa il velo, segnala la propria sacralità, oltre che quella verso Dio.
Non
porterai con te animali, perché il Culto Divino è l’azione
razionale del fedele, cioè di chi ha la fede.
“Adora
il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto” (Mt 4,10): è
il primo Comandamento. Entrando in chiesa lo metti in pratica: si tratta del
destino eterno della tua anima. Perciò non lasciare Lui per rispondere al
telefonino: è peccato e non potresti ricevere la S.Comunione. Lo faresti, se
stessi trattando affari importanti con qualcuno? Col Signore presente, nessuna
notizia è più urgente.
Segnati
con l’acqua santa per purificarti e fa’ la genuflessione o un inchino profondo.
Al banco non ti sedere subito, ma sosta in ginocchio e raccogliti.
Quando
stai seduto, non accavallare le gambe e non
sdraiarti sullo schienale. Tieni le mani sulle ginocchia o giunte in preghiera,
non conserte o penzoloni.
L’inginocchiatoio
serve per poggiare le ginocchia e non i piedi. Se hai con te i tuoi piccoli, educali
a fare altrettanto, tenendoli accanto.
Se
sei venuto per la tua preghiera privata, prendi il posto che
ritieni, ma se sei venuto per la S.Messa
o altra funzione liturgica, cerca di occupare i posti liberi a cominciare
dai primi banchi perché partecipi all’azione pubblica della Chiesa di cui sei membro,
quindi devi essere visibilmente unito e non isolato.
Usa
l’Innario senza ripiegarlo
su se stesso o facendo orecchie alle pagine, perché la prossima volta servirà
a te e ad altri fedeli. Non asportarlo
andando via. Se desideri una copia per te, chiedila in sacrestia. Se partecipi alla Messa in latino,
procurati in sacrestia il sussidio
per seguirla.
Quando
il sacerdote eleva l’Ostia e il Calice, quando apre la porticina
del Tabernacolo dove è custodito il SS.Sacramento, quando amministra la S.Comunione,
ti metterai in ginocchio o al massimo in piedi, non starai seduto.
Se
devi ricevere la S.Comunione, alle parole: Ecco l’Agnello di Dio…accostati alla
balaustra e inginocchiati: sporgi appena la lingua, che ritirerai appena la
particola sarà stata poggiata dal sacerdote: non afferrarla con i denti o le
labbra. Ritornato al banco, entra in raccoglimento col capo chino per non
distrarti.
Lasciando
la chiesa, puoi accendere
un cero e pregare così:
Signore,
Ti prego: questo cero che sto per accendere
Sia
luce perché tu mi rischiari nelle mie difficoltà e nelle mie decisioni.
Sia
fuoco perché tu bruci in me ogni egoismo, orgoglio e impurità.
Sia
fiamma perché tu riscaldi il mio cuore.
Io
non posso restare a lungo in questa tua chiesa;
lasciando
bruciare questo cero, è un po’ di me stesso che voglio donarti.
Aiutami
a prolungare la mia preghiera nelle attività di questa giornata. Amen