martedì 17 giugno 2025

 

DAL PECCATO ALLA RICONCILIAZIONE:

UN ITINERARIO DI RISCOPERTA DEL BATTESIMO

 

 

 

1.    Quello che oggi non si dice sulla causa originale dei mali del mondo e dell’uomo:

 

-        il peccato dell’uomo e l’azione del Maligno.

 

 

2.     “Lo stolto pensa: non c’è Dio” (Sal 13), ovvero la negazione della religiosità innata nell’uomo:

 

-    l’abbandono della condizione di creatura e di figlio di Dio.

 

 

3.     “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15), cioè la necessità di invertire la rotta:

 

-        un percorso di ritorno alla condizione filiale da cui mi sono distaccato, mediante un itinerario di rinuncia alle varie forme di male (questa è la penitenza).

 

4.     La riconciliazione  è

-        riconoscere che l’amore di Dio Padre è infinitamente più grande del mio peccato (questa è la misericordia).

 

     -   chiedere al Figlio Gesù Cristo che mi dia la forza per rinnovare la mia vita onde usare  bene la mia libertà(questa è la grazia).

 

-        attingere questa grazia nello Spirito Santo attraverso la Confessione e la Comunione, i sacramenti che mi fanno passare dal peccato alla riconciliazione.

 

 

5.    La ‘cura’ per non ricadere nel male e vivere da persone salvate e riconciliate: la preghiera. Attraverso di essa lo Spirito Santo Dio ci fa adorare, domandare, intercedere, ringraziare, lodare. In particolare la tradizione cristiana conserva e raccomanda tre forme di preghiera:

-        la preghiera vocale, perché come uomo devo manifestare i sentimenti interiori;

-        la meditazione, che cerca di comprendere ciò che Dio vuole da me;

-        l’orazione “uno sguardo di fede fissato su Gesù, un ascolto della Parola di Dio, un silenzioso amore” (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica 2700-2724).