DAL PECCATO ALLA RICONCILIAZIONE:
UN ITINERARIO DI RISCOPERTA DEL BATTESIMO
1. Quello che oggi non si dice
sulla causa originale dei mali del mondo e dell’uomo:
-
il peccato dell’uomo e l’azione del Maligno.
2.
“Lo stolto pensa: non c’è Dio” (Sal 13), ovvero la
negazione della religiosità innata nell’uomo:
- l’abbandono della condizione di creatura e
di figlio di Dio.
3.
“Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15), cioè la
necessità di invertire la rotta:
-
un percorso di ritorno alla condizione filiale da cui
mi sono distaccato, mediante un itinerario di rinuncia alle varie forme di male
(questa è la penitenza).
4.
La riconciliazione
è
-
riconoscere che l’amore
di Dio Padre è infinitamente più grande del mio peccato (questa è la
misericordia).
- chiedere al Figlio Gesù Cristo che mi dia la forza per rinnovare la mia vita
onde usare bene la mia libertà(questa è
la grazia).
-
attingere questa grazia nello
Spirito Santo attraverso la Confessione e la Comunione, i sacramenti che mi
fanno passare dal peccato alla riconciliazione.
5. La ‘cura’ per non ricadere
nel male e vivere da persone salvate e riconciliate: la preghiera. Attraverso
di essa lo Spirito Santo Dio ci fa adorare, domandare, intercedere,
ringraziare, lodare. In particolare la tradizione cristiana conserva e
raccomanda tre forme di preghiera:
-
la preghiera vocale, perché
come uomo devo manifestare i sentimenti interiori;
-
la meditazione, che cerca di
comprendere ciò che Dio vuole da me;
-
l’orazione “uno sguardo di
fede fissato su Gesù, un ascolto della Parola di Dio, un silenzioso amore” (cfr
Catechismo della Chiesa Cattolica 2700-2724).